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Licata, altre quattro denunce per abuso edilizio

LICATA. L’arrivo, ormai prossimo, delle ruspe, evidentemente non spaventa chi costruisce in assenza di concessione edilizia. Altri quattro licatesi, infatti, sono finiti sul registro degli indagati della procura della Repubblica di Agrigento per violazione della legge sull’edilizia. A scoprirli mentre costruivano abusivamente sono stati gli agenti della polizia locale.

E’ stato il dipartimento Urbanistica e Lavori Pubblici, pubblicando sull’albo pretorio on line del Comune il consueto report mensile dell’attività posta in essere per contrastare il cemento selvaggio, a rendere noti gli interventi che i caschi bianchi hanno eseguito nell’appena trascorso mese di dicembre. Sono, complessivamente, tre i cantieri edilizi abusivi scoperti dalla polizia municipale. Non è stato reso noto se i lavori per la costruzione di edifici erano iniziati in assoluta assenza di concessione edilizia, o in difformità rispetto al permesso di costruire ottenuto dal Comune, ma di certo c’è che quelle contestate sono violazioni alla legge sull’edilizia. In un caso i vigili urbani hanno apposto i sigilli dell’autorità giudiziaria all’immobile, di fatto sequestrandolo.

Negli altri due casi è stato “avviato l’iter degli accertamenti”. Significa che solo al termine di tutta una serie di verifiche, già cominciate, gli agenti della polizia municipale decideranno se porre sotto sequestro, o meno, gli edifici in questione. Nel caso in cui gli stabili in costruzione risultino realizzati in aree in cui il vincolo di inedificabilità è assoluta, ai proprietari verrà notificata l’ordinanza di demolizione. Dal momento in cui la ricevono avranno novanta giorni di tempo per abbattere quanto costruito senza licenza. Se non lo faranno i loro edifici saranno acquisiti al patrimonio del Comune e dovrà essere l’ente, successivamente, ad eseguire le demolizioni, rivalendosi sugli ex proprietari riguardo alle spese sostenute.

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