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Accreditata la banca regionale del sangue cordonale di Sciacca

«Dopo un lungo percorso iniziato circa 18 anni fa con soddisfazione comunico che si è concluso l'iter di accreditamento della Banca regionale del Sangue Cordonale di Sciacca». Lo ha detto l'assessore regionale per la Salute, Baldassare Gucciardi

SCIACCA. «Dopo un lungo percorso iniziato circa 18 anni fa con soddisfazione comunico che si è concluso l'iter di accreditamento della Banca regionale del Sangue Cordonale di Sciacca». Lo ha detto l'assessore regionale per la Salute,  Baldassare Gucciardi, a margine di una riunione conclusiva tenutasi in Assessorato, a Palermo, alla presenza del Direttore  generale del Ministero della Salute, del Direttore del Centro Nazionale Trapiani e del Direttore del Centro Nazionale Sangue.

L'avvenuta certificazione di accreditamento, consegnata nelle mani  dell'Assessore, «sigilla - ha spiegato Gucciardi - la rispondenza  della Banca agli standard nazioni ed internazionali, consentendo l'uso delle cellule staminali cordonali da parte dei Centri accreditati di tutto il mondo. Ciò si tradurrà nella possibilità di richiedere da oggi alla Banca le unità raccolte per effettuare trapianti su pazienti affetti da patologie  midollari quali leucemie, linfomi e comunque per tutti gli usi clinici possibili». «Si apre dunque - ha sottolineato l'Assessore Gucciardi - una nuova fase nella sanità siciliana, dando concreta  speranza ai pazienti siciliani e non che potranno, tramite le strutture sanitarie preposte,  rivolgersi  alla Banca in risposta  alle legittime esigenze di salute, aprendo anche alla prospettiva
scientifica e di ricerca come biobanca di ricerca. Un tale risultato si è potuto raggiungere grazie alle sinergie con il Ministero della Salute e con il Centro Nazionale Sangue e con il Centro Nazionale Trapianti».

«Il parere di conformità che il centro nazionale trapianti ha conferito alla Banca del cordone ombelicale di Sciacca è un grande risultato, frutto di un incessante lavoro svolto, che attesta la lodevole attività scientifica svolta con professionalità e abnegazione dall'Ospedale Giovanni Paolo Secondo della cittadina termale». Lo afferma il vicepresidente della Regione siciliana, Mariella Lo Bello, che sottolinea: «Raggiunto questo importante traguardo, l'ambizione di tutti è che il prossimo step sia quello di ottenere un riconoscimento internazionale, per una sanità siciliana che si ponga come polo di eccellenza anche fuori dal territorio della nazione».

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