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Ladro entra in casa, notte di terrore a Porto Empedocle

PORTO EMPEDOCLE. Notte di terrore nel quartiere Cannelle. Un uomo, con tanto di torcia accesa, è entrato all'interno di una abitazione, posta al primo piano. Credendo probabilmente che all'interno dell'appartamento vi fosse soltanto la coppia di anziani ultraottantenni ed invalidi, proprietari della casa, il malvivente stava, quasi certamente, cercando di mettere a segno un furto o una rapina. In quella residenza c'era però anche la figlia cinquantenne della coppia di empedoclini. Una donna che in penombra stava guardando la televisione per trascorrere la serata.

La cinquantenne ha notato una ombra lungo il corridoio. L'ombra di un uomo che teneva in mano, per farsi luce lungo stanze a lui sconosciute, una torcia. L'empedoclina, terrorizzata, non ha riflettuto. Anziché cercare di cellulare e chiedere aiuto, istintivamente - spaventata all'inverosimile - ha iniziato ad urlare a squarcia gola. Il ladro, a questo punto, s'è girato di scatto ed è fuggito ripercorrendo la strada che aveva già fatto e calandosi dalla finestra da dove s'era intrufolato. Soltanto a quel punto, l'empedoclina ha composto il 113 e alle Cannelle è giunta la polizia di Stato. Gli agenti del commissariato "Frontiera", coordinati dal vice questore aggiunto Cesare Castelli, hanno perlustrato l'intero rione, cercando di rintracciare il malvivente. Ogni tentativo, durato comunque a lungo, è stato vano. Stando all'attività investigativa della polizia, il ladro si è allontanato a bordo di un'autovettura. Non è chiaro se guidasse lui stesso o se c'era un "palo", un complice, che lo attendeva con il motore acceso dell'utilitaria. Adesso le indagini dei poliziotti del commissariato di Porto Empedocle vengono svolte su un fronte di trecentosessanta gradi, senza nulla escludere.

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