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Canicattì, acqua pubblica: il consiglio ha detto sì

CANICATTI'. Il consiglio comunale all'unanimità dei presenti ha approvato il ritorno all'acqua pubblica. I consiglieri, in una sala adunanze piena in ogni ordine di posti anche nei corridoi, hanno approvato il testo proposto dalla minoranza-opposizione che prevede un sub Ato idrico coincidente con le vecchie competenze del consorzio Tre Sorgenti. I consiglieri d'opposizione per garantire la più ampia "partecipazione" anche dei cittadini a casa hanno pagato un'emittente locale, tassandosi, per effettuare le riprese e la messa in onda assicurando così lo spazio informativo.

La maggioranza ed il sindaco Corbo avevano proposto un sub Ato idrico diverso molto simile alle attuali competenze della Girgenti Acque seppure su un territorio ridotto. Alla votazione finale comunque non si è giunti senza tensioni o mal di pancia soprattutto da parte dei consiglieri di maggioranza politica, del gruppo Pdr-Corbo sindaco, che avevano anche tentato con il consigliere Stefano Lo Giudice di far prelevare la trattazione della propria proposta. L'opposizione però, compatta in aula, è riuscita con 14 voti contrari a bocciare la proposta. E' stata accolta invece all'unanimità dei presenti, maggioranza politica compresa, la proposta del consigliere PD Lillo Muratore di prelevare il terzo punto cioè la loro proposta di «uscire da Girgenti Acque e dar vita ad un Ato idrico coincidente con ler competenze del consorzio Tre Sorgenti». A leggere la proposta prelevata il consigliere primo firmatario Giuseppe Milioti sotto l'occhio vigile di circa duecento concittadini tra cui Ivan Paci dell'Ncd, il parlamentare regionale Udc Gaetano Cani, l'ex presidente del consiglio ed assessore Gino Cilia. Il voto è stato all'unanimità favorevole dei 26 consiglieri presenti nonostante il parere tecnico contrario del dirigente incaricato del settore Finanziario Carmela Meli e della posizione organizzativa della direzione Territorio e Ambiente Paolo Adamo. Sulle motivazioni aveva chiesto chiarimenti il consigliere d'opposizione Antonio Migliorini ma inutilmente perché la seduta a quel punto era ormai conclusa per esaurimento degli argomenti.

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