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Abusivismo edilizio a Licata, in sei finiscono nei guai

LICATA. Le ruspe hanno, di fatto, già acceso i motori per demolire le case abusive, ma il “cemento selvaggio” non si ferma. Gli agenti della polizia municipale hanno denunciato a piede libero sei licatesi sorpresi ad edificare senza licenza. Hanno, inoltre, sottoposto a sequestro un immobile ed avviato l’iter degli accertamenti per altri tre stabili della periferia cittadina, al termine del quale i sigilli potrebbero essere apposti anche a questi fabbricati. Evidentemente, in città, si stenta a comprendere che costruire senza licenza non solo non paga, ma viene punito così come previsto dalla normativa in vigore.

Ieri sull’albo pretorio on line è stato pubblicato il report della lotta all’abusivismo edilizio condotta dalla polizia municipale nell’appena trascorso mese di ottobre. Gli agenti della Sezione Edilizia hanno segnalato ai magistrati della procura della Repubblica di Agrigento sei persone, tutte con la stessa ipotesi di reato: violazione della legge sull’edilizia. I vigili urbani, nel corso dei controlli che quotidianamente eseguono nel centro urbano e nelle zone di campagne e di mare, hanno scoperto quattro cantieri avviati in assenza di concessione edilizia. Eseguiti i controlli nei cantieri hanno avvertito i proprietari, i quali non hanno potuto fare altro che ammettere di avere iniziato a costruire senza avere preventivamente ottenuto il permesso da parte del dipartimento Urbanistica del Comune o, comunque, in difformità rispetto alla concessione edilizia ricevuta. Tutti e sei i licatesi sorpresi a costruire senza autorizzazione sono stati iscritti nel registro degli indagati.

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