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Cassonetti, diatriba fra Gesa e Comune di Agrigento

Da due settimane, l’Iseda e la Sea hanno iniziato a collocare i nuovi contenitori in città. ma quelli vecchi di proprietà dell’Ato sono ancora abbandonati

AGRIGENTO. Il comparto rifiuti, ad Agrigento, è sempre foriero di notizie e poche volte portano all’incasso un risultato positivo. Dopo il fallimento del progetto sinergico fra Comune e Imprese per tentare di dare un nuovo assetto al mercato del venerdì, nella quota parte che riguarda la collaborazione con gli ambulanti, da circa dieci giorni, la città si interroga su un nuovo quesito.

«Perchè - ci si domanda - nonostante la collocazione di centinaia di nuovi cassonetti per i rifiuti, quelli vecchi, bruciati e inguardabili, non vengono ritirati? La risposta non è un gran mistero. C’è in atto, una sorta di «conflitto di competenze» fra l’Ato Gesa, ente in liquidazione ormai da anni, a cui questi cassonetti dismessi appartengono, e il Comune di Agrigento. Ma in attesa che le due parti decidano, con calma, come trovare i mezzi per raccogliere e trasferire altrove i cassonetti vecchi, i contenitori sembrano delle balene spiaggiate ai bordi di strade, marciapiedi e cortili, anche in pieno centro, in netto contrasto anche visivo, con quelli nuovi collocati da Sea e Iseda da qualche settimana.Sarebbe quantomeno opportuno che Gesa e Comune, che hanno competenza su questo problema, incrociassero i loro punti di vista e trovassero una soluzione che travalichi la burocrazia e dia un senso alle tasse che i cittadini pagano.

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