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Lampedusa, possibile la revoca dello sciopero

LAMPEDUSA. «I soldi ci sono. Revocate, almeno temporaneamente, lo sciopero dei lavoratori che si occupano della raccolta dei rifiuti indetto per domenica e lunedì». A lanciare l'appello, confermando quanto già annunciato dal sindaco delle Pelagie Giusi Nicolini, ieri, sono state le ditte Iseda, Sea e Seap. Imprese che si sono rivolte, con una mirata nota, alle segreterie provinciali della Cgil Fp, Fit Cisl e della Uiltrasporti. «Valuteremo assieme ai lavoratori il da farsi - ha risposto all'appello Alfonso Buscemi, segretario generale della Fp Cgil di Agrigento - peerchè è' legittimo che l'azienda si preoccupi di non arrecare disagi ai cittadini ed anche ai lavoratori dispiace provocarne. Le aziende dovrebbero però preoccuparsi anche dei disagi dei lavoratori anche se sono loro ad aspettare i soldi dal Comune».

Le imprese che si occupano della raccolta dei rifiuti a Lampedusa e a Linosa hanno chiesto ai sindacati di "revocare o annullare lo sciopero che cade proprio durante il lungo ponte di Ognissanti". «Si fa appello al senso di responsabilità già più volte dimostrato dai lavoratori – scrive nella nota l’amministratore delegato di Iseda Giancarlo Alongi – per evitare agli utenti delle isole Pelagie, ulteriori disagi, specie in occasione della ricorrenza della prossima settimana. Ovviamente, in caso di sciopero, saranno comunque garantiti i servizi essenziali previsti dalla legge».

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