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Ponte verdura, si aspetta la ricognizione sugli ordigni bellici

RIBERA. Il cantiere è stato aperto già nel mese di agosto, dopo che sono stati aggiudicati i lavori da parte dell'Anas alla ditta alcamese L.C. e sono stati avviati le prime attività preparatorie. Ancora, però, non si è entrati nella fase "calda" dell'esecuzione dell'ambizioso progetto che prevede la realizzazione di un nuovo ponte sulla Strada Statale 115 nel tratto compresso tra Agrigento, Ribera e Sciacca, resosi oltremodo necessario dopo il drammatico crollo del "vecchio" ponte Verdura costruito intorno al 1870 e che ha retto alla furia delle acque del fiume Verdura in piena fino al febbraio del 2013.

Per potere entrare nel pieno die lavori bisogna, infatti, attendere l'effettuazione di alcuni "assaggi" sul terreno sul quale la nuova infrastruttura dovrà sorgere: questo al fine di verificare se ci sono ordigni bellici e siti di interesse archeologico. Questo tipo di interventi sono di routine e, per quanto riquadra la ricerca degli ordigni bellici, questo è il motivo per cui si sta andando un po' a rilento, ad operare nel territorio nazionale, munita di tutte le necessarie autorizzazioni, è una sola entità: si tratta della ”BCM”, un'istituzione dello Stato, che si occupa del risanamento bellico del territorio.

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