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Sciacca, colpo sull'acceleratore per la riapertura delle terme

SCIACCA. «Si è riaperto uno spiraglio, su una soluzione che da mesi viene proposta: i bandi per la gestione temporanea dello stabilimento di cure termali e del Grand Hotel delle Terme, in attesa dell'emissione del bando per la gestione pluriennale che richiede tempi lunghi». Così il sindaco, Fabrizio Di Paola, commenta l'audizione in commissione Bilancio, all'Ars, convocata dal vice presidente Vincenzo Vinciullo, per discutere di «problematiche finanziarie e occupazionali della società Terme di Sciacca».

Da un lato le bacchettate dell'assessore regionale al Bilancio, Alessandro Baccei, che dice «le terme di Sciacca perdevano due milioni l'anno, mentre terme private, molto meno importanti e con meno potenzialità, fanno i soldi». Dall'altro, però, una prima soluzione è venuta fuori durante la riunione alla quale hanno partecipato il presidente del consiglio comunale Calogero Bono e i parlamentari agrigentini Matteo Mangiacavallo, Vincenzo Fontana, Margherita La Rocca Ruvolo. Presente il dirigente dell'ufficio Partecipate della Regione, Grazia Terranova. La convocazione fa seguito alla richiesta di incontro che il sindaco e il presidente del consiglio hanno inviato dopo l'incontro a Sciacca con i parlamentari del territorio. Si è aperta una strada per l'affitto di ramo d'azienda sia del Grand Hotel che dello stabilimento a un'azienda accreditata per poterlo gestire. E poi delle piscine dei Molinelli e del Caffè delle terme. E, sul piano operativo, si inizierà subito a dare un'accelerazione per il completamento dei lavori riguardanti l'impianto fognario delle due strutture per i quali intervengono, oltre alle Terme, sia il Comune che Girgenti Acque.

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