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Tentato omicidio a Ribera, chiesta la convalida dei due arresti

RIBERA. La convalida dell’arresto e il mantenimento dei domiciliari è stato chiesto al Gip del Tribunale di Sciacca, Roberta Nodari, dal sostituto procuratore Alessandro Moffa nei confronti dei fratelli Vincenzo e Stefano Scoma, rispettivamente, di 30 e 22 anni, entrambi riberesi, indagati per tentato omicidio nei confronti di un ventiduenne, pure di Ribera. Il giudice deciderà questa mattina, mentre i carabinieri stanno approfondendo le indagini sulla vicenda, su quella lite nella sala biliardo sfociata con l’accoltellamento del ventiduenne.

A quanto pare prima che Stefano Scoma sfrerrasse una coltellata alla schiena al ventiduenne i due fratelli da una parte e il giovane dall’altra si sarebbero colpiti più volte a colpi di stacche da biliardo. E le stecche sarebbero state impugnate nella parte più stretta in modo da colpire dal lato più robusto. Le ragioni della lite i carabinieri non sono ancora riusciti a chiarirle. Secondo la ricostruzione operata sulla base dei primi elementi raccolti Vincenzo Scoma a un certo punto della lite avrebbe estratto dalla tasca un coltello a serramanico di genere vietato e il fratello Stefano glielo avrebbe strappato di mano, conficcandolo sulla schiena del giovane riberese. A quanto pare nella sala biliardo ci sarebbe anche un sistema di telecamere interne che potrebbe favorire ulteriormente il lavoro degli investigatori. I carabinieri, in località Scirinda, in una zona di campagna nei pressi del domicilio dei fratelli Scoma, hanno rinvenuto e sequestrato il coltello, già ripulito ed occultato.

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