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Agrigento, la scelta di Gilberto: "Dedico la mia vita al Vangelo"

AGRIGENTO. Era un giovane come tanti, pieno di dubbi e di problemi. In cerca di dare un senso alla vita. In cerca di un futuro. Un giorno ha conosciuto il cammino Neocatecumale e la sua vita è cambia. Si chiama Gilberto Vinciguerra, sabato scorso ha compiuto 36 anni e ieri, due settimane dopo essere stato ordinato sacerdote, a Copenaghen, ha celebrato la prima messa a Sciacca, nella sua parrocchia, quella del Carmine. Stasera sarà ospite della Comunità neocatecumnenale di Agrigento, nella parrocchia Madonna di Fatima di via Callicratide

«Da quando avevo 4 anni – dice – i miei genitori seguivano il cammino Neocatecumenale nella chiesa del Carmine – dice padre Vinciguerra – ma la scintilla della mia vocazione è scoccata nel 1995 quando ho fatto un pellegrinaggio, a Loreto, presente il Papa, e lì il fondatore del cammino, Kiko Arguello, fece un incontro vocazionale durante il quale io sentii che Dio mi chiamava al presbiterato». A 18 anni di Gilberto entra nel seminario Neocatecumenale di Copenaghen. «Con molti dubbi - dice – e molte lotte interne. La mia famiglia mi ha lasciato libero di decidere, ma i miei dubbi mi trattenevano e sono entrato in una crisi profonda. Da un lato mi colpiva l’evangelizzazione, ma dall’altro era duro per me diventare prete, rinunciare a farmi una famiglia, ai piaceri del mondo. Pensavo che Dio mi stesse distruggendo la vita, ma quello che ho visto è che, invece, mi ha usato misericordia. Lui mi voleva bene anche quando io lo odiavo».

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