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Morte di Alina a Palma, rito immediato per Azzarello

Il giovane ha chiesto di essere ascoltato. Il movente sarebbe la gelosia: sparò alla ragazza che aveva intenzione di lasciarlo

AGRIGENTO. Due colpi di pistola per uccidere la giovane fidanzata rumena che aveva intenzione di lasciarlo dopo meno di due mesi dall’inizio della relazione puntualmente annunciata su Facebook. Il ventiseienne Angelo Azzarello, piccolo imprenditore di Palma, adesso vuole essere ascoltato al processo che il pm Andrea Maggioni ha chiesto e ottenuto che si celebrasse con il rito immediato. Niente udienza preliminare perché, dopo la ampia confessione del giovane che ha fatto pure ritrovare l’arma del delitto, la prova è stata ritenuta “evidente”.

Il difensore di Azzarello, l’avvocato Santo Lucia, ha quindi scelto il rito abbreviato e ieri mattina, davanti al giudice Alessandra Vella, ha chiesto pure l’audizione dell’imputato che è stata accolta dal gup. Azzarello sarà ascoltato in aula il 4 novembre e tenterà di precisare i contenuti della confessione spiegando di non avere sparato con l’intenzione di uccidere. La madre della ragazza, Alina Condurache di 22 anni, nel frattempo si è costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Giovanni Salvaggio. Il movente dell’omicidio, avvenuto il 3 dicembre scorso all’interno dell’azienda agricola della famiglia Azzarello, in contrada Cipolla, a Palma, sarebbe la gelosia.

 

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