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Rifiuti, lunedì i netturbini tornano in sciopero ad Agrigento

I lavoratori lamentano il mancato pagamento dello stipendio di agosto. Le imprese: «Aspettiamo che il Comune paghi»

AGRIGENTO. Alla fine si è arrivati allo sciopero. O almeno alla proclamazione dell’astensione dal lavoro fissata dalle organizzazioni sindacali di categoria, per lunedì prossimo 5 ottobre. Il condizionale è d’obbligo perchè ci sono tutti gli estremi che si possa evitare l’interruzione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città.

I lavoratori lamentano infatti il mancato pagamento dello stipendio di agosto e chiedono che venga fatto il possibile per saldare quanto dovuto. Le imprese dal canto loro, aspettano che il Comune di Agrigento si metta in regola con i pagamenti saldando ciò che resta del mese di uglio e di tutto quello di agosto dando così la possibilità alle ditte di pagare i propri dipendenti.
«Lo scorso 17 settembre - ricordano i sindacalisti di Cgil, Cisl e uil di categoria - era stata avviata la procedura di raffreddamento ai sensi della normativa vigente, proprio in merito alla vertenza dei lavoratori del settore Igiene Ambientale del Comune di Agrigento. Per dicutere sul merito dei mancati pagamenti delle spettanz, le parti erano state convocate dalla Società Iseda mentre le altre ditte componenti l’associazione temporanea di imprese non hanno ritenuto di convocare i sindacati facendo scadere il periodo previsto per il tentativo di raffreddamento. La procedura è stata chiusa negativamente il 24 settembre e i lavoratori ci hanno chiesto di indire uno sciopero il primo giorno utile».

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