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Omicidio Truisi, Gueli sarà estradato in Italia

Per gli inquirenti la sera del due gennaio scorso i telefonini della vittima e dei sospettati si trovavano nella stessa zona

LICATA. Verrà estradato in Italia Salvatore Gueli, uno dei licatesi indagati per l’omicidio di Angelo Truisi, il fabbro di 22 anni scomparso il 2 gennaio scorso e rinvenuto cadavere il successivo 21 sul terrazzo di una villa abbandonata in contrada Nicolizia.

Gueli, secondo quanto riferito dai magistrati della procura di Agrigento e dalla polizia nel corso della conferenza stampa di venerdì scorso al palazzo di giustizia, il 24 gennaio scorso è salito su di un autobus che lo ha condotto a Colonia, in Germania, e da quel momento non è più tornato in Italia.

Ad arrestarlo, all’alba di venerdì, sono stati gli agenti del Servizio centrale operativo della polizia italiana ed i poliziotti tedeschi. Alle 3 del mattino gli investigatori si sono presentati nella casa dei parenti di Gueli dove l’uomo abitava e gli hanno notificato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano. Salvatore Gueli verrà estradato in Italia e qui sarà interrogato.

Intanto si terranno oggi, alle 10 nel carcere di Caltanissetta in cui sono rinchiusi, gli interrogatori di garanzia per gli altri due indagati per il delitto Truisi. Si tratta di Diego Catania e di Angelo Cannizzaro, assistiti rispettivamente dagli avvocati Loggia e Lumia.

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