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Netturbini licenziati, Montenegro telefona al prefetto

L’arcivescovo ha discusso con Diomede della vicenda legata al licenziamento di quasi venti persone conseguenti al nuovo bando

AGRIGENTO.  Lunga telefonata sulla vicenda degli operatori ecologici licenziati, fra il cardinale Francesco Montenegro ed il prefetto Nicola Diomede. Prima di partire per il Sinodo dei Vescovi in programma a Roma, don Franco, che già altre volte aveva espresso tutta la sua solidarietà alla vicenda umana di queste persone rimaste senza lavoro, è andato a trovarli davanti al municipio dove da oltre 20 giorni sono in sit-in permanente per tenere alta l’attenzione sulal loro vicenda.
«Mercoledì scorso - raccontano gli operai - Don Franco è tornato a trovarci per provare a farci coraggio e a rinnovare la sua solidarietà nei nostri confronti. Cosa della quale lo ringraziamo perchè per noi rappresenta una vicinanza importante. Ci ha poi detto che avrebbe chiamato il prefetto per sollecitare un suo intervento».
Una telefonata puntualmente fatta e che ha visto i massimi rappresentanti della Chiesa e dello Stato in città, discutere della questione.
Una conversazione più di forma che di sostanza visto che, almeno in questa fase, non è compito della Prefettura intervenire su nessuna delle parti coinvolte, anche perchè alla luce dei tanti Tavoli tecnici svoltisi dall’inizio della vertenza, si è capito che ognuno è piuttosto fermo sulle proprie posizioni.
Intanto, nelle more che lunedì il Consiglio Comunale discuta della vicenda legata al bando e che le imprese siano pronte a firmare il contratto, il segreterio regionale della Cgil Claudio Di Marco e il segretario generale Michele Palazzotto scendono in campo a sostegno delle azioni sindacali della funzione pubblica provinciale.

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