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Allarme cessato, l’acqua torna potabile a Licata

Il 12 settembre scorso, sulla scorta di una relazione dell’Ufficio Igiene Pubblica, il sindaco Cambiano aveva vietato l’uso dell’acqua

LICATA. Sarà possibile tornare a bere, dopo quasi due settimane, l’acqua del rubinetto.
Lo scorso 12 di settembre, come si ricorderà, sulla scorta di una relazione dell’Ufficio di Igiene Pubblica, il sindaco Angelo Cambiano aveva emesso un’ordinanza con la quale vietava l’uso dell’acqua corrente per bere. Secondo quanto annunciato dal Comune in quell’occasione, infatti, dalla relazione dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento risultava che la qualità dell’acqua non era conforme alla normativa in vigore. Dunque non poteva essere utilizzata per fini potabili. Il primo cittadino aveva firmato l’ordinanza e, allo stesso tempo, aveva provveduto a esortare Girgenti Acque, ente gestore delle risorse idriche anche in città, a fare in modo che la situazione tornasse alla normalità. Ora, finalmente, il problema è stato risolto.
“L’acqua erogata alla cittadinanza – si legge in una nota diffusa dal Comune nella tarda mattinata di ieri - è nuovamente utilizzabile anche per usi potabili. Ad annunciarlo – si legge ancora nel documento - è l’amministrazione comunale, a seguito di quanto comunicatole dai competenti uffici che si sono precedentemente adoperati per accertare la potabilità dell’acqua, previo esecuzione di appositi controlli, ed il ripristino dei valori secondo i limiti previsti dal decreto legislativo 31 del 2001”.
Nel documento del Comune non viene specificato, ma evidentemente la revoca dell’ordinanza con la quale era stato disposto di non bere l’acqua del rubinetto, è arrivata in seguito agli accertamenti eseguiti dall’Ufficio di Igiene Pubblica dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento.
“A seguito delle verifiche, con ordinanza 46 di oggi (ieri ndr), il sindaco Angelo Cambiano ha revocato l’analogo provvedimento del 12 settembre scorso, con il quale – conclude il Comune - aveva disposto l’inibizione all’uso potabile dell’acqua erogata”.
In occasione della prima ordinanza, quella con la quale era stato vietato l’uso dell’acqua a fini potabili, era stato annunciato che nella relazione dell’Ufficio Igiene Pubblica, che ha sede in viale XXIV maggio, si faceva riferimento ai prelievi di acqua eseguiti in tre punti della città: nel serbatoio che si trova ai piedi di Castel Sant’Angelo, nell’idrante di contrada Cannavecchia (accanto all’ospedale San Giacomo d’Altopasso) ed in un’abitazione di via Ripellino. In tutti e tre i siti, secondo gli uffici cittadini dell’Asp di Agrigento, le condizioni dell’acqua non erano tali da poterla bere. Perciò la relazione era stata indirizzata al sindaco Angelo Cambiano che aveva provveduto ad emettere l’ordinanza con il divieto di consumo dell’acqua del rubinetto.
Ora che quelle condizioni sono cessate l’ordinanza è stata revocata. Evidentemente sia dagli esami eseguiti da Girgenti Acque, sia da quelli effettuati dall’Ufficio di Igiene Pubblica, risulta che le condizioni dell’acqua sono mutate. Che non c’è più nulla, dunque, che osta alla possibilità di usarla per fini potabili.
Purtroppo non è la prima volta che un simile problema si verifica. Negli anni scorsi a più riprese i sindaci che si sono susseguiti alla guida della città si sono visti costretti a firmare ordinanze con le quali veniva disposto lo stop al consumo dell’acqua. I licatesi tirano un sospiro di sollievo.

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