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Acqua pubblica, sindaci agrigentini incontrano la Contrafatto

I Comuni stanno lavorando alla delibera con cui manifesteranno chiaramente la volontà di tornare a gestire il comparto

AGRIGENTO.  Compiuto un altro passo avanti affinchè i cittadini dell’Agrigentino possano tornare ad una gestione pubblica dell'acqua. A Palermo si è infatti svolto l’incontro chiesto dal sindaco di Casteltermini Nuccio Sapia, nella qualità di coordinatore dei sindaci agrigentini che hanno consegnato le reti a Girgenti acque, e l’assessore ai Servizi di pubblica utilità Vania Contrafatto.

All’ordine dle giorno, ovviamente, il percorso amministrativo da attuare per raggiungere l'obiettivo del ritorno in mano pubblica della gestione del servizio idrico integrato. Oltre a Sapia, la delegazione degli amministratori era composta dal sindaco di Licata Angelo Cambiano, quello di Grotte Paolino Fantauzzo, il primo cittadino di Racalmuto Emilio Messana, quello di Sambuca di Sicilia Leo Ciaccio, di Montevago Impastato, l’assessore Fontana per il Comune di Agrigento, l’assessore Cognata ed il segretario generale Carmelo Burgio per il Comune di Sciacca.

«La delegazione - spiega Sapia - ha deciso di convocare quanto prima, una nuova riunione di tutti i sindaci per definire una proposta, da inserire in delibera, che individui sin da subito la delimitazione dei sub - ambiti sulla base di criteri improntati ad economicità ed efficienza del servizio. In ogni caso, l'intero iter sarà concluso in tempi brevissimi».

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