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Migranti nelle parrocchie, Caritas: manca una convenzione

Il direttore Valerio Landri: «I parroci devono attivarsi con la Prefettura»

AGRIGENTO. «Le parrocchie accolgano i migranti». Questo l’invito di Papa Francesco affinché le parrocchie italiane e le Caritas accolgano la marea di disperati nei propri locali. Nobile gesto umanitario che si scontra però con la normativa italiana. Il direttore della Caritas agrigentina, Valerio Landri, su L’Amico del popolo, ha però cercato di fare chiarezza. «La legge italiana – scrive Valerio Landri – salvo modifiche nelle prossime ore, non consente di affidare ai privati cittadini o parrocchie l’accoglienza di migranti appena arrivati sul territorio italiano, salvo che quella parrocchia non abbia già la convenzione con la Prefettura della provincia in cui opera».
E Palermo? Perché a Palermo le parrocchie accolgono? Il direttore della Caritas agrigentina spiega: «La notizia diffusa sull’accoglienza in qualche parrocchia di Palermo avviene in quanto è già operativa la convenzione con la Prefettura palermitana».

In Italia è stato predisposto «un sistema di accoglienza pensato nell’interesse del migrante - prosegue Landri - . Accoglienza in strutture convenzionate con le Prefetture offre maggiori garanzie in termini di assistenza legale, psicologica, sanitaria e burocratica». Occorre quindi che i parroci, per rispondere in massa all’appello del Santo Padre, si attivino e chiedano alla Prefettura la “convenzione” per dare ospitalità.

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