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Agrigento, per i netturbini altri dieci giorni di attesa

AGRIGENTO. Alla fine il cambio di programma c’è stato ma si tratta soltanto di un allungamento dell’agonia per i 21 operatori ecologici che da circa una settimana, protestano davanti al municipio di Agrigento per tenere alta l’attenzione sulla loro tragica situazione. Ieri mattina infatti, all’ispettorato provinciale del lavoro di Agrigento, si è svolto il previsto tentativo di conciliazione che avrebbe dovuto concludersi, con la consegna da parte dei rappresentanti delle imprese, delle rispettive lettere di licenziamento ai dipendenti esclusi dal bando comunale per l’assegnazione del servizio.Ma su richiesta delle organizzazioni sindacali di categoria, le aziende hanno accettato di prorogare tutto di una decina di giorni per dare la possibilità all’amministrazione comunale, di trovare eventuali e percorribili soluzioni condivise.

«Non potevamo che accogliere questa richiesta - spiega l’amministratore delegato di Iseda Giancarlo Alongi - perchè riteniamo giusto che se esiste anche solo uno spiraglio per queste persone, vada percorso per trovare una soluzione condivisa». Tutto rinviato dunque al prossimo giovedì 10 settembre quando però, sarà l’ultima chance all’Ispettorato del lavoro visto che la legge non prevede altre dilazioni temporali in questa fase della vertenza. «Adesso - hanno commentato i lavoratori che dopo la riunione sono tornati ad incatenarsi davanti al Muncipio - aspettiamo di capire cosa l’amministrazione comunale ci vorrà proporre. Di certo c’è che noi non ci muoviamo di un millimetro da qui e che tutta la cittadinanza deve vedere e sapere cosa sta succedendo a 21 padri di famiglia».

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