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Akragas spietato: undici gol ai ragazzi del Lamezia

AGRIGENTO. Poco più di un allenamento per un’Akragas priva di due ex giocatori del Trapani, Giuseppe Madonia ed il giovane Salvatore Aloi (solo in prestito alla squadra della città dei Templi), ma che può contare su elementi di spessore come Sergio Almiron e lo stesso ex granata Sergio Sabatino. Nessun problema in una partita di fatto senza storia, giocata ad una sola porta, nonostante un velleitario e speculare a quello agrigentino 4-3-3 dei calabresi, quindi, a liberarsi dell’ostacolo Vigor Lamezia, club travagliato da seri problemi societari e finanziari (tant’è che ha schierato un manipolo di ragazzi tra il 1996 e il 1998), nel preliminare di Coppa Italia di Lega Pro, che si è giocato al «Provinciale» di Trapani perché all’«Esseneto» sono ancora in corso i lavori di adeguamento. Una larga parte della tifoseria agrigentina dei complessivi circa 150 spettatori presenti, però, non ha mostrato di gradire molto la «location» producendosi in atteggiamenti e cori che riflettevano l’antica rivalità con quella granata e certamente non in linea con le reiterate dichiarazioni di gratitudine per l’ospitalità fatte dalla dirigenza del «gigante».

Nonostante il valore assolutamente relativo dell’avversario, comunque, la formazione affidata a Nicola Legrottaglie ha dato seguito ai positivi test estivi dimostrando una certa qualità e una manovra apprezzabile considerato che in campo c’erano tutti elementi nuovi, compreso uno dei due ultimi acquisti, il «fratello d’arte» Juan Alberto Mauri, arrivato in prestito dal Milan. Scarso il da fare per il portiere Maurantonio, anche perché la difesa a 4 dei biancazzurri (ieri in completo rosso) con al centro Capuano e Marino e Cazè Da Silva e Sabatino sulle fasce si è fatta beffare solo in occasione del gol calabrese mentre a centrocampo Almiron, insieme all’ex Parma Bruno Vicente e, appunto, Mauri, hanno fatto la differenza.

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