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Licata, mobilitazione contro la chiusura del punto nascite

LICATA. E’ con un slogan azzeccato che i “No Triv” irrompono nella questione Punto Nascite. La Regione ha stabilito, come è noto, che dal 30 settembre al San Giacomo d’Altopasso (ed in altri 26 ospedali siciliani) non sarà più possibile nascere. La proroga che era stata concessa viene revocata e tra due mesi, salvo novità dell’ultimora, il Punto Nascite chiuderà i battenti. “La chiusura del Punto nascite dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata nuoce gravemente alla salute” è lo slogan scelto dai “No triv”.

“Nuove gravemente alla salute – argomentano i componenti il gruppo che si batte contro le trivellazioni lungo la costa - non solo delle future mamme licatesi e dell'hinterland, ma di tutte quelle del comprensorio che dovranno usufruire dei vicini ospedali congestionati. La decisione di sopprimere il servizio non scaturisce dai numeri, ma è motivata da scelte politiche fatte ancor prima dalle Asp, e che riguardano il numero dei posti letto disponibili, molto spesso insufficienti a garantire tali numeri. Se poi a contorno la viabilità è precaria, i numeri verranno sempre meno”.

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