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Miniera di Passarello, atteso l'esito dei test

LICATA. Saranno gli esperti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e stabilire se nel sottosuolo di Passarello, nelle viscere dell’ex miniera, sono presenti rifiuti chimici o tossici. Nella tarda mattinata di ieri si è concluso l’intervento che gli agenti del commissariato di polizia, coordinati dal dirigente Marco Alletto, hanno realizzato nel sito in collaborazione con gli agenti del corpo forestale ed i vigili del fuoco.

Il sopralluogo a Passarello, zona di campagna che si trova a metà strada tra Licata e Campobello di Licata, era iniziato lunedì mattina, quando sul posto erano arrivate le forze dell’ordine. Così come era già successo poco più di un anno fa, è stato praticato un foro nel “tappo” di cemento armato che chiude uno degli ingressi della miniera, ed è stato misurato il tasso di radioattività. Il risultato è stato uguale a quello della tarda primavera del 2014: gli strumenti non rilevano tracce di radioattività o, comunque, quelle presenti rientrano nella norma. Questa volta, però, gli investigatori hanno utilizzato un nuovo strumento, un geomagnetometro di cui dispone il corpo forestale. L’apparecchiatura viene utilizzata per rilevare, nel sottosuolo, l’eventuale presenza di rifiuti chimici, tossici o biologici.

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