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Blitz antidroga a Licata, Canicattì e San Cataldo: 11 misure cautelari

Una dose di eroina, sul «mercato» di Licata (Ag), veniva piazzata al costo di 30 euro

LICATA. Undici misure cautelari -sei arresti domiciliari e cinque obblighi di dimora - sono state  seguite all'alba di stamane dai  carabinieri nell'Agrigentino, fra Licata e Canicattì, e nel Nisseno, a San Cataldo, per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del tribunale di Agrigento nell'ambito di una indagine su un presunto giro di sostanze stupefacenti, soprattutto eroina.

L'operazione, denominata «Bazar», è scattata per fermare un fiorente traffico di stupefacenti a Licata, dove, secondo quanto ricostruito dalla Procura di Agrigento, si «era formato un nuovo gruppo di giovani pusher, con a capo un pregiudicato di San Cataldo, il quale, con la complicità di altri soggetti, faceva giungere a Licata stupefacenti da Palermo e dalla vicina Canicattì, droga che
veniva piazzata sul mercato di Licata. Gli indagati posti ai domiciliari sono Giampiero Arrostuto, Giuseppe Tinnirello, Faouzi Ben Habit Mejri, Giusy Manuela  Angileri, Gisella Angileri. Obbligo di dimora, con divieto diallontanarsi dall'abitazione dalle 21 alle 7 del mattino per Rosario Consagra, Antonio Montana, Vincenzo Bugiada, Diego Pelonero, Melchiorre Salvatore Alabiso e Salvatore Paraninfo.

Una dose di eroina, sul «mercato» di Licata (Ag), veniva piazzata al costo di 30 euro. Il fornitore dello stupefacente, secondo quanto viene ricostruito dalla Procura di Agrigento, sarebbe stato Giuseppe Tinnirello di Palermo. L'inchiesta «Bazar» è stata portata
avanti, durante tutto il 2012, dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Licata.

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