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Agrigento, prima seduta al Comune con il neo sindaco Firetto

AGRIGENTO. Dieci donne e venti uomini. Tutti o quasi emozionati come al primo giorno di scuola. Con loro Lillo Firetto, ormai «insegnato» al mestiere di sindaco, la sua giunta e decine fra parenti, amici e conoscenti dei consiglieri comunali che ieri pomeriggio hanno riempito l’Aula Sollano, la stessa che nel febbraio scorso aveva visto l’ingloriosa fine del precedente Consiglio, travolto dallo scandalo di Gettonopoli.

E ieri alcuni di loro erano ancora al loro posto, certi con atteggiamento in aperta polemica con quanto accaduto, altri più discretamente, non hanno citato la cosa. Alcuni hanno preso la parola e detto come la pensavano, altri sono rimasti in silenzio tranne che per il giuramento solenne che ha dato il via ufficiale alla nuova consiliatura a guida Firetto. A presiedere la riunione, il primo degli eletti, 700 preferenze per lui, l’uscente Marco Vullo in quota Pd.

«Dobbiamo essere pronti – ha detto Vullo – a lavorare con senso di responsabilità ed abituarci a cambiare il modo di agire. Oggi in città si respira un’aria nuova, di rinnovamento ed è questo l’augurio che faccio all’intero Consiglio Comunale: mirare alla rinascita della città abbandonando le vecchie dinamiche del passato» . Nota stonata, molto stonata, ad inizio seduta, la mancanza di una zona per la stampa nel cui banchetto appena sufficiente, era stata allestita la postazione per gli omaggi floreali delle consigliere. Una caduta di stile che si spera non abbia a ripetersi.

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