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Riciclaggio, un centinaio i casi «sospetti» nell'Agrigentino

Gli uomini delle Fiamme Gialle stanno lavorando sulle segnalazioni trasmesse dall’Unità d’Informazione Finanziaria della Banca d’Italia sul 2014

AGRIGENTO. Ci sarebbero anche un centinaio di soggetti del territorio agrigentino, fra gli «intestatari» delle 85.581 operazioni definite «sospette» e passate al setaccio del Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di Finanza nel 2014 su tutto il territorio nazionale e che supera i 150 miliardi di euro complessivi. Si tratta in prevalenza, delle segnalazioni trasmesse dall’Unità d’Informazione Finanziaria della Banca d’Italia che riguardano il fenomeno del riciclaggio.

I dati, riguardano approfondimenti investigativi, curati dalle Fiamme Gialle sul territorio nazionale e in particolare del Nucleo speciale di Polizia Valutaria che ha sede a Palermo, Roma, Milano e Reggio Calabria. Solo nel 2014, in 6.049 casi, le segnalazioni hanno riguardato procedimenti penali già esistenti mentre i procedimenti penali avviati ex novo sono stati 588. Oltre 1300 sono state le violazioni amministrative contestate, la maggior parte delle quali, 829 in tutto, sanzionate proprio dalla normativa antiriciclaggio. Le contestazioni fiscali scaturite dallo sviluppo delle segnalazioni sono state 431, mentre 38 casi hanno riguardato la normativa sul monitoraggio fiscale e i trasferimenti transfrontalieri di valuta. In questo contesto, accertamenti sarebbero stati effettuati o sarebbero ancora in corso, anche su società e privati che operano nel territorio agrigentino con contatti sia in Italia che all’estero.

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