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Distacchi, accolto ricorso di Girgenti Acque

Dopo Casteltermini, Montevago e Sambuca di Sicilia, il Tar ha accolto le istanze di sospensiva delle ordinanze di sei sindaci di Ribera e Lucca

AGRIGENTO. I morosi nei confronti di Girgenti Acque devono pagare per non andare incontro al distacco della fornitura. Dopo Casteltermini, Montevago e Sambuca di Sicilia, la prima sezione del Tar di Palermo ha accolto le istanze di sospensiva delle ordinanze sindacali impugnate, condannando i comuni di Ribera e Lucca Sicula al pagamento delle spese della fase cautelare. Sia Ribera che Lucca non si sono costituiti in giudizio.

I giudici amministrativi hanno accolto, anche in quest’occasione, con riferimento alla richiesta di sospensiva, le argomentazioni di Girgenti Acque. «La procedura di sospensione dell’erogazione per morosità è prevista nell’ordinamento giuridico italiano – ribadisce anche oggi Girgenti Acque - ed è contenuta nell’articolo 2.6.6. del regolamento utenza vigente, approvato con deliberazione del novembre 2011 dall’assemblea dei rappresentanti dell’Ato Ag9. Dalla nostra esperienza emerge che i veri morosi non sono gli indigenti o le persone in difficoltà economica. Tutti, infatti, vengono messi dalla Girgenti Acque nelle condizioni di effettuare i pagamenti con dilazioni anche molto lunghe e con rate di importo molto piccolo. La sospensione dell’erogazione avviene soltanto nei casi in cui l’utente si rifiuta categoricamente di pagare le bollette anche a rate».

 

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