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Incarichi all’Asp di Agrigento, aperta un’inchiesta

Indagine dopo gli esposti. Sequestrati i documenti sull’assegnazione di 70 ruoli dirigenziali. L’Ugl: nell’elenco molti sindacalisti. Il manager: tutto secondo legge

AGRIGENTO. Posizioni organizzative all’azienda sanitaria provinciale di Agrigento. Conferiti i 70 nuovi incarichi dirigenziali, i mugugni e le proteste si sono «trasformati» in esposti. Non una, ma più denunce. E lunedì, la sezione di Pg della Procura - dopo che è stato aperto un fascicolo di inchiesta - ha sequestrato, con un mirato blitz, gli incartamenti. Il dipartimento reati contro la pubblica amministrazione e corruzione della Procura, che ha a capo il procuratore aggiunto Ignazio Fonzo, ha avviato una indagine per verificare i metodi - tenendo conto di meriti, presunti favoritismi e presunte parentele - per l’assegnazione delle funzioni.

Le posizioni organizzative sono degli incarichi di responsabilità, previsti dal contratto nazionale di lavoro, riservati a personale amministrativo e sanitario. L’attribuzione delle funzioni comporta la corresponsione di una indennità variabile che può arrivare fino a 9.300 euro lordi all’anno. All’applicazione di questo istituto, l’Asp di Agrigento arriva in ritardo e dopo un percorso che, apparentemente, ha del tortuoso. Sembrerebbe che, inizialmente, per conferire questi incarichi fosse stato fatto, con tutte le sigle sindacali, un regolamento che prevedesse la procedura concorsuale. E le posizioni organizzative sarebbero state 40.

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