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Fortitudo Agrigento, capitan Di Simone suona la carica

«Faccio un appello alla tifoseria di Agrigento: spero che nelle altre partite al PalaMoncada ci sia tutto questo calore, perché è davvero un colpo d’occhio bellissimo»

AGRIGENTO. Ciao Giancarlo, siamo la Fortitudo e ti vorremmo in squadra: arrivo. Sarà stata così la trattativa lampo tra i biancazzurri del basket agrigentino e il giovane Giancarlo. Era il 2004 e Di Simone eveva solo 17 anni, la sua prima squadra e il suo primo ingaggio. La Fortitudo scelse lui, non immaginando che quel ragazzo di Partinico - oggi 27 enne - potesse diventare simbolo indiscusso. Gioie, dolori vittorie, promozioni e sconfitte, Giancarlo Di Simone c'è sempre stato. Sono passati giocatori, anche allenatori ma quel "lungo" alcamese è sempre stato innamorato del bianco e dell'azzurro: colori ufficiali di una squadra che sente sua.

La Fortitudo Agrigento, si è presa il lusso di andare avanti nei play-off battendo i giganti della Tezenis Verona. Lui, Di Simone ha guardato la Fortitudo dalla sua solita postazione. A cavalcioni sulla transenna e pronto a scrutare ogni movimento dei suoi compagni, incoraggiandoli e dicendo loro di non mollare mai. Loro, a ogni inizio partita che si rispetti vanno da Di Simone abbracciandolo e dandosi reciprocamente una pacca sulla spalla. Lo fa coach Ciani, Albano Chiarastella - capitano della Fortitudo - , Williams e il "piccolo" Federico Vai.

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