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Amministrative Agrigento, Firetto si dimette da sindaco di Porto Empedocle

Il primo cittadino di Porto Empedocle, lascerà la poltrona nell’ultimo giorno utile per non potere essere ineleggibile

AGRIGENTO. Continuano i «movimenti» politici a circa un mese dalle elezioni amministrative

Firetto e il Pd
La trattativa tra Partito democratico ed il candidato sindaco, Lillo Firetto, continua. Le parti si sono incontrate ieri alle 13 per chiarire alcuni aspetti dell'accordo elettorale, dopo il chiarimento interno al Pd alla presenza del segretario regionale Fausto Raciti. I democratici chiedono a Firetto di poter partecipare con la lista del Partito mentre il candidato sindaco avrebbe espresso il desiderio di avere un sostegno "civico", così come hanno fatto gli altri schieramenti politici, Udc, Nuovo centrodestra ed Mpa che faranno parte della competizione con liste civiche. In questo senso però i democratici sono "inamovibili" e pongono questa condizioni primaria per poter sposare il progetto di Firetto. Il candidato sindaco si è preso qualche giorno di tempo per dare una risposta al Pd dopo averne parlato con il suo entourage.
Pare che oltre al simbolo del Pd quindi, accanto alle liste civiche che sostengono Firetto, ci sarà anche la lista del partito Ncd - Area popolare che come è noto racchiude la formazione riconducibile ad Alfano e l'Udc. Intanto ieri Lillo Firetto non si è dimesso dalla carica di sindaco di sindaco di Porto Empedocle. Lo farà domani, ultimo giorno utile per togliere eventuali situazioni di ineleggibilità.

Progetto Agrigento con Alessi
Intervento di Marcello Fattori, portavoce della civica "Progetto Agrigento". "Nel mese di settembre 2014 siamo stati contattati, da uno degli attuali candidati sindaco, per essere coinvolti in un progetto civico - scrive Fattori - che avesse l'unico fine di rilanciare la città. In un primo momento, le belle parole accompagnate dalla "certezza" che i vari politicanti che hanno distrutto Agrigento negli ultimi vent'anni sarebbero stati al di fuori dal progetto ci avevano quasi convinto a farne parte con grande entusiasmo, mettendo in campo le nostre idee, i nostri valori ed in nostri sogni per la città di Agrigento. Qualche mese dopo, l'evoluzione degli eventi, ci ha fatto rendere conto che il discorso fatto a settembre è stato tutto un bluff e che noi, con la nostra faccia pulita, saremmo stati soltanto lo strumento da mostrare ai cittadini in campagna elettorale per fare apparire tutto più bello e per celare il reale peso che in questa coalizione avrebbero assunto importanti figure della politica locale, regionale e soprattutto nazionale. Il cambiamento ed il civismo non possono essere rappresentati da Udc, Pd, Mpa, Ncd, Gale chi più ne ha più ne metta. Il futuro della città non può passare dai personaggi di quei partiti che da anni ne tirano le fila e che sono riusciti a ridurla in uno stato penoso».

Marcella Carlisi (Cinque stelle)
Sulla chiusura del viadotto Morandi interviene la candidata a Cinque stelle al Consiglio comunale, Marcella Carlisi. «Ci chiediamo - dice - se questa città non abbia diritto neanche ai collegamenti. Nemmeno ad una risposta chiara sulle condizioni del ponte e sul suo futuro? Per questo, con i ragazzi del movimento Cinque stelle stiamo chiedendo conto e ragione a chi di competenza .Senza tralasciare che ad Agrigento sempre più strade sono chiuse: sono anni che il territorio è abbandonato a se stesso.È una dimenticanza, ad esempio, l'inesistenza di segnaletica orizzontale della bretella presso Fondacazzo? La strada, ormai frequentatissima, inghiotte nel buio più nero chi ci passa di notte. Fa paura. Pertanto, stiamo allertando chi ne ha competenza al fine di scongiurare incidenti».

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