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Giornata delle vittime di mafia, ad Agrigento si ricorda Rocco Chinnici

All'auditorium dell'Istituto professionale «Nicolò Gallo» di Agrigento, sarà presentato il libro «Così non si può vivere, Rocco Chinnici: la storia mai raccontata del giudice che sfidò gli intoccabili», dei giornalisti Fabio De Pasquale ed Eleonora Iannelli

AGRIGENTO. Sabato prossimo, dalle 10.30, in occasione  della 20esima Giornata della memoria e dell'impegno per le vittime delle mafie, presso l'auditorium dell'Istituto professionale «Nicolò Gallo» di Agrigento, sarà presentato il libro «Così non si può vivere, Rocco Chinnici: la storia mai raccontata del giudice che sfidò gli intoccabili», dei giornalisti Fabio De Pasquale ed Eleonora Iannelli. All'incontro, organizzato dalle Agende Rosse di Agrigento, interverranno, oltre agli autori, il procuratore della Repubblica presso il tribunale della città dei templi, Renato Di Natale e l'autista di Chinnici sopravvissuto alla strage, Giovanni Paparcuri. Modererà il direttore responsabile di Malgrado Tutto web, Egidio Terrana.

Il libro, scritto in occasione del trentennale dell'uccisione del magistrato, prima strage di mafia eseguita con un'autobomba, il 29 luglio 1983, sotto casa, nel cuore della Palermo residenziale, ricostruisce la storia del responsabile dell'ufficio Istruzione, capo di Falcone e Borsellino, ideatore del pool antimafia, attraverso racconti, memorie, testimonianze di giudici, avvocati, investigatori, cronisti del tempo, ma è pure un'inchiesta che fa luce su alcuni aspetti e contiene rivelazioni e documenti inediti.

I figli, per la prima volta, raccontano la loro verità, l'interpretazione sull'antefatto della strage, sulle minacce subite, sui depistaggi, sull'isolamento del padre, sulla «sonnolenza» del Palazzo di giustizia e dell'intera città, come risulta anche dal diario autografo pubblicato per la prima volta.  Uno «spaccato» della Sicilia e della città di Palermo, negli anni Ottanta, quelli della seconda guerra di mafia e dei delitti eccellenti, con uno stile narrativo e divulgativo. La prefazione è curata dal presidente del Senato Pietro Grasso, ex giovane collega di Chinnici che ne ricorda i meriti professionali e umani e varie curiosità.

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