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Beni confiscati, c’è la direttiva del Comune di Licata

Dopo la segnalazione fatta dall’associazione “A testa alta”, che evidenziava la violazione del Comune del codice sulla pubblicazione

LICATA. Il commissario straordinario del comune di Licata, Maria Grazia Brandara, continua il suo lavoro nell’attesa delle elezioni per l’elezione del sindaco, e ieri ha firmato una direttiva sulla disciplina e sull’utilizzo dei beni confiscati alla mafia.La direttiva del commissario straordinario arriva all’indomani della segnalazione da parte dell’associazione licatese “A testa alta”, che evidenziava la violazione del codice antimafia, che prevede la pubblicazione dell’albo dei beni, da parte del comune, in modo da facilitarne la consultazione a quanti ne vogliono far richiesta di concesssione.

«Il commissario straordinario Maria Grazia Brandara, si legge in una nota del comune, con propria direttiva, indirizzata al dirigente del Dipartimento Affari Generali, ha disposto l’immediata adozione dei provvedimenti necessari alla applicazione delle modalità di gestione delle attività finalizzate all’utilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata ed assegnati al Comune di Licata. A tal fine, continua ancora la nota, occorre procedere alla formale istituzione di un albo speciale di tutti i beni confiscati alla mafia in caso di concessione di beni a terzi, dell’indicazione della tipologia dell’attività svolta sul bene, dei dati identificativi dell’Ente concessionario, degli estremi dell’atto di concessione, la sua durata e il termine di scadenza».

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