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Piano regolatore di Sciacca, 13 consiglieri sono incompatibili

Da un lato sostegno allo sviluppo turistico e dell’altro una crescita più ordinata di alcune zone della città oltre al piano del colore e allo sblocco del piano commerciale

SCIACCA. Tredici consiglieri comunali hanno dichiarato la propria incompatibilità a trattare la proposta di piano regolatore generale. Gran parte della maggioranza, compreso il presidente del consiglio, Calogero Bono, non può esaminare la proposta presentata dalla giunta e, dunque, si profila l'intervento del commissario che sarà nominato dalla Regione.

Entro mercoledì 11 marzo, quando si terrà la seduta del consiglio comunale per l'esame dello strumento urbanistico, altri consiglieri potrebbero dichiararsi incompatibili e si raggiungerà la soglia di 15. A questo punto il presidente Bono non potrà che trasmettere tutto alla Regione. L'unico dell'opposizione che ha già dichiarato la propria incompatibilità è Enzo Sabella, del Pd. Per la maggioranza, invece, assieme a Bono, Salvatore Alonge, Filippo Falautano, Pasquale Bentivegna, Anna Collica, Rosario Lombardo, Antonio Casciaro, Luigi Dimino, Giuseppe Milioti, Vittorio Di Natale, Francesco Pisano e Michelangelo Graffeo.

In sede di presentazione del piano il sindaco, Fabrizio Di Paola, rispondendo a una domanda sulla possibile incompatibilità del consiglio comunale, aveva già trattato l'argomento. "Non si allungheranno i tempi - ha detto sindaco - ma il fatto che l'adozione avvenga da parte di un soggetto terzo e non di un organo politico può costituire una criticità, sul piano della rappresentatività e delle legittimazione. Spero che se ci sarà questa dichiarazione da parte della maggioranza dei consiglieri la Regione sia celere e si vada avanti in quello che è comunque un momento storico per la nostra città, l'adozione del piano regolatore generale".

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