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Lampedusa, 14enne egiziano: "Voglio andare in Sicilia"

Il giovane vorrebbe tentare la strada delle comunità d'accoglienza per minori dove si troverebbero già altri suoi conoscenti, di cui avrebbe - a suo dire - i numeri di cellulare

LAMPEDUSA. È scappato dalla famiglia - una delle 11 di Lampedusa (Ag) che si sono dette disponibili all'accoglienza di minori extracomunitari non accompagnati - l'egiziano di 14 anni che ha deciso di restare in Italia. Ritornato nell'albergo che lo ospitava assieme ai membri dell'equipaggio, dove sono rimasti altri 4 egiziani che dovranno riportare in patria il peschereccio naufragato lo scorso 22 febbraio, il minore avrebbe manifestato tutte le sue esitazioni  dichiarando di voler tornare in Egitto, ma non prima d'aver provato ad andare in Sicilia.

Il giovane vorrebbe tentare la strada delle comunità d'accoglienza per minori dove si troverebbero già altri suoi conoscenti, di cui avrebbe - a suo dire - i numeri di cellulare. Il servizio immigrazione della Questura sta, adesso, cercando di contattare la famiglia per acquisire la volontà dei genitori.

«Abbiamo cercato di sensibilizzarlo a tornare in patria - ha detto Viviana Valastro, di Save the Children - . Attraverso un mediatore culturale, visto che non era partito con l'intenzione di migrare, gli abbiamo chiesto se davvero volesse restare in Italia, senza mamma e papà. Gli abbiamo fatto vedere un video cartoon che illustra i rischi di vivere in Italia». «Grazie ad una attività di mediazione sociale - ha aggiunto Valastro - abbiamo contattato la famiglia e ci siamo sentiti dire: vogliamo che resti in Italia a studiare. Se ci fosse stato un parente con lui, la normativa dice che il minore non accompagnato deve seguire l'adulto. Ma a quanto pare non c'era nessun parente». Colui che inizialmente aveva dichiarato di essere lo zio del padre, poi avrebbe fatto marcia indietro. «Abbiamo spiegato a tutti - ha incalzato Valastro - che se facevano false dichiarazioni, rischiavano di incorrere in un reato».

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