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Università di Agrigento a rischio chiusura, ore di attesa

Iniziata l’occupazione, incontro col presidente Immordino: «Con onestà devo dire che se una soluzione non arriva entro venerdì avvierò la chiusura»

AGRIGENTO. Una settimana di tempo. Sette giorni al massimo, ed il Cupa chiuderà se non arriverà il rientro nel consorzio dell’ex Provincia di Agrigento». Ha esordito così la presidente del Polo universitario della Provincia di Agrigento, Maria Immordino, all’assemblea spontanea degli studenti e dei dipendenti del Cupa, che ieri mattina, preoccupati ed agitati per il futuro della sede staccata dell’ateneo di Palermo che rischia di chiudere per mancanza di finanziamenti, hanno “occupato” pacificamente la struttura di contrada Calcarelle. «Ho notizie – ha aggiunto la preside Immordino – da parte dell’assessore e vice presidente della Regione, Mariella Lo Bello, che sarebbe stata trovata una soluzione tecnica per impedire al Cupa di chiudere».

E quale sarebbe questa soluzione? «In sostanza – risponde la professoressa Immordino – la Regione farà in modo di ridurre la somma che prima veniva erogata al Cupa all’ex Provincia dalla spesa corrente, in modo da evitare lo sforamento del patto di Stabilità. L’ente, quindi, potrà rientrare nel Cupa e finanziare la stessa somma che prima veniva erogata, cioè 750 mila euro».

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