PALERMO. L’annuncio è stato dato dal quartier generale leghista in Sicilia con una punta di inevitabile trionfalismo: «Noi con Salvini si radica anche a Canicattì».
Il Carroccio, per la verità i suoi eredi, sbarcano nella provincia agrigentina, profondo Sud, e fanno un doppio colpo conquistando anche i ribelli del Movimento 5 Stelle. Altro che cene ad Arcore e sondaggi, Salvini macina chilometri verso Sud. L’operazione Canicattì è stata portata a termine con successo dal luogotenente siculo, Angelo Attaguile: «Referente del movimento - recita il comunicato - sarà l’ex portavoce grillino Giuseppe Castelnuovo, imprenditore, in politica per passione e spirito di servizio». Di più, Attaguile ha conferito a Castelnuovo «l’incarico di responsabile per il territorio di Canicattì, nonché di componente della costituenda commissione di garanzia regionale».
Secondo Attaguile, Castelnuovo porterà con sè nella lista di Salvini «il proprio gruppo di lavoro canicattinese». Giuseppe Castelnuovo, 43 anni, nelle file del Movimento 5 Stelle ha preso parte alle primarie per le elezioni europee e poi ha fatto anche parte della sottocommissione all’Assemblea Regionale Siciliana che si occupa di Territorio e Ambiente. Anche lui ha esultato: «Questa volta - commenta Giuseppe Castelnuovo – si cambia musica, insieme per un cambiamento vero, per una democrazia partecipata, con delle regole ben precise e un programma chiaro».
Un momento della manifestazione a Palermo contro la visita del leader della Lega Nord Matteo Salvini, 8 Febbraio 2015.ANSA/MIKE PALAZZOTTO
Un momento della manifestazione a Palermo contro la visita del leader della Lega Nord Matteo Salvini, 8 Febbraio 2015.ANSA/MIKE PALAZZOTTO
Un momento della manifestazione a Palermo contro la visita del leader della Lega Nord Matteo Salvini, 8 Febbraio 2015.ANSA/MIKE PALAZZOTTO
Un momento della manifestazione a Palermo contro la visita del leader della Lega Nord Matteo Salvini, 8 Febbraio 2015.ANSA/MIKE PALAZZOTTO
Un momento della manifestazione a Palermo contro la visita del leader della Lega Nord Matteo Salvini, 8 Febbraio 2015.ANSA/MIKE PALAZZOTTO
Un momento della manifestazione a Palermo contro la visita del leader della Lega Nord Matteo Salvini, 8 Febbraio 2015.ANSA/MIKE PALAZZOTTO
Un manifesto per le strade di Palermo annuncia una contro manifestazione durante la visita del leader della Lega Matteo Salvini a Palermo, 8 febbraio 2015.ANSA/MIKE PALAZZOTTO
Un manifesto per le strade di Palermo annuncia una contro manifestazione durante la visita del leader della Lega Matteo Salvini a Palermo, 8 febbraio 2015.ANSA/MIKE PALAZZOTTO
Un manifesto per le strade di Palermo annuncia una contro manifestazione durante la visita del leader della Lega Matteo Salvini a Palermo, 8 febbraio 2015.ANSA/MIKE PALAZZOTTO
Un manifesto per le strade di Palermo annuncia una contro manifestazione durante la visita del leader della Lega Matteo Salvini a Palermo, 8 febbraio 2015.ANSA/MIKE PALAZZOTTO
Un momento della manifestazione a Palermo contro la visita del leader della Lega Nord Matteo Salvini, 8 Febbraio 2015.ANSA/MIKE PALAZZOTTO
Un momento della manifestazione a Palermo contro la visita del leader della Lega Nord Matteo Salvini, 8 Febbraio 2015.ANSA/MIKE PALAZZOTTO
Un momento della manifestazione a Palermo contro la visita del leader della Lega Nord Matteo Salvini, 8 Febbraio 2015.ANSA/MIKE PALAZZOTTO
Un momento della manifestazione a Palermo contro la visita del leader della Lega Nord Matteo Salvini, 8 Febbraio 2015.ANSA/MIKE PALAZZOTTO
Un momento della manifestazione a Palermo contro la visita del leader della Lega Nord Matteo Salvini, 8 Febbraio 2015.ANSA/MIKE PALAZZOTTO
Il programma? Castelnuovo non ha dubbi: «Lavoreremo a fianco dei cittadini per difendere i diritti dei siciliani contro l’immigrazione clandestina, mettendo sempre al centro dell’attenzione i cittadini italiani, lavorando per il bene comune, agevolando sempre le fasce più deboli, ascoltandole e seguendole passo dopo passo. Difenderemo la nostra agricoltura, il made in Italy, le nostre imprese, il commercio e l’artigianato. Combatteremo il malaffare e la burocrazia a tutti i livelli». E non ha aggiunto altro.
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