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Sciacca, chiesti gli arresti domiciliari per Amato

Il lavoratore socialmente utile del Comune saccense si trova in carcere dal 15 dicembre 2014

SCIACCA. I due coniugi si stanno separando, con la consensuale, la moglie si è trasferita in Campania, per ragioni di lavoro, sono venute meno le esigenze cautelari, non c'è il pericolo di reiterazione del reato per il quale Accursio Amato, di 53 anni, deve essere tenuto in carcere. E' quanto scrive l'avvocato Mauro Tirnetta nella richiesta avanzata al Gip del Tribunale di Sciacca per ottenere i domiciliari per Amato, nell'abitazione dei suoi genitori. Il lavoratore socialmente utile del Comune di Sciacca è in carcere dal 15 dicembre 2014, accusato di tentato omicidio nei confronti della moglie.

Amato è accusato di avere colpito la donna con un taglierino nella zona sottomandibolare, in corrispondenza della palpebra superiore sinistra, e sul cuoio capelluto. Per lei prognosi di 30 giorni. L'uomo, secondo quanto ha raccontato nell'udienza di convalida dell'arresto, avrebbe cercato una riconciliazione con la donna, ma la lite sarebbe degenerata. L'avvocato Tirnetta aveva rinunciato al ricorso al Tribunale del Riesame dopo il rigetto, da parte del gip, di una prima richiesta di domiciliari. Anche la donna si è rivolta a un legale, l'avvocato Aldo Rossi. Amato è rinchiuso nel carcere di Petrusa, ad Agrigento, dove attenderà la notizia sulla decisione del giudice in merito all'applicazione di una misura meno afflittiva rispetto alla custodia in carcere.

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