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La legge del gol non perdona e Ribera castiga il Pro Favara

FAVARA. Sono bastati poco meno di 60 secondi per decidere le sorti di un derby disputato da due squadre dall’impostazione tattica quasi speculare dove non ha fatto difetto l’agonismo che, però, quando è troppo non rende un buon servizio allo spettacolo. Correva il 36’ della ripresa allorché Cordaro, lanciato in area di rigore da Ballacchino, si presentava tutto solo davanti a Talluto. Il beniamino dei tifosi favaresi anziché il tiro di potenza preferiva il tocco molle convinto di non potere mancare l’appuntamento con il gol. Ma il portiere ospite allargando il braccio riusciva a deviare la palla con Li Greci che poi completava il salvataggio. E mentre giocatori e panchinari si strappavano i capelli, si innescava il contropiede ospite con Martorana, che aveva rilevato ad inizio di ripresa un Grippi tanto bravo ma quanto esuberante, che capitalizzava nel migliore dei modi un’intelligente apertura di Giaretti.

Il suo diagonale di sinistro non lasciava scampo a Vizzì che, pur smorzando la violenza del tiro, non riusciva ad evitare che il pallone rotolasse in porta. I locali passavano dalla delusione per il gol mancato alla disperazione per quello subito e tutto ciò in meno di un minuto. Che il Ribera fosse di scorza dura lo si era capito sin dalle prime battute ma è stato anche assecondato dalla fortuna perché in quelle poche volte che il Pro Favara ha provato a fare male o non ha trovato lo specchio della porta o le sue conclusioni sono state disinnescate da Talluto. La prima vera opportunità è degli ospiti, al 27’, con una deviazione di testa di Grippi con la palla che sorvola di poco l’incrocio dei pali. Tre minuti dopo, con palla lontana, cade in area Riccobono. I favaresi vorrebbero l’espulsione di Grippi che, dopo alcuni minuti di discussione, viene ammonito. Al 35’ ancora Grippi manda il pallone fuori di poco raccogliendo di testa un lancio su punizione di Ciancimino.

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