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Il nuovo cardinale Montenegro rinuncia all'ingresso trionfale

Nessuna cerimonia speciale al suo arrivo nel capoluogo . Rientrerà in sede normalmente come ha fatto tutte le altre volte

AGRIGENTO. Farà rientro nell'arcidiocesi agrigentina come un semplice sacerdote il neo cardinale di Santa Romana Chiesa, sua eminenza mons. Carmelo Montenegro. Il porporato ha deciso che non vi sarà alcun ingresso trionfale, né alcuna presa di possesso dell'arcidiocesi. Rientrerà in sede normalmente come ha fatto tutte le altre volte che si è dovuto allontanare per recarsi a Roma o in altre località, tornando in via Duomo normalmente. E lo farà anche questa volta che è diventato cardinale. E' nel suo stile, nella sua missione di sacerdote che don Franco rifugge da ogni platealità o mondanità. A Lui, che adesso è un Principe della Chiesa, interessa andare subito al cuore dei problemi, all'essenzialità ed all'aiuto di chi è nel bisogno. Il resto è inutile. A Roma è stato ribattezzato dai giornalisti il "Cardinale dei Migranti" ed il suo impegno in favore di quanti fuggono da guerre e carestie, con la nuova dignità cardinalizia, lo vedrà ancora di più impegnato in questa azione di accoglienza.

Certo con la grave situazione che sta accadendo a meno di 400 miglia marine dall'Italia, nella martoriata Libia del post Gheddafi, il pericolo di allarme infiltrazioni di esaltati dell'Isis, è reale come affermano molti osservatori internazionali e non si esclude che qualche fanatico possa infiltrarsi tra questi sventurati che sfidando i marosi del canale di Sicilia cercano di sfuggire a tremende realtà. Don Franco saprà certamente coniugare la sicurezza con l'accoglienza, un compito molto pesante che vede la nostra arcidiocesi in prima linea nell'assistenza ai migranti.

 

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