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Canicattì, non arrivano gli stipendi ai netturbini: sale la protesta

CANICATTI'. Hanno atteso fino a ieri il pagamento della mensilità arretrata di settembre che però non è ancora stata liquidata. Da oggi gli operatori ecologici, che effettuano il servizio di igiene ambientale in città, hanno deciso di avviare alcune forme di protesta contro i ritardi con i quali, mese dopo mese, vengono pagati gli stipendi spettanti. La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso è arrivata proprio negli ultimi giorni quando nonostante il versamento da parte del Comune all’Ato Ag3 di oltre 90 mila euro, necessarie per completare il pagamento della mensilità arretrata di settembre e parte della tredicesima, il Commissario Straordinario Francesco Mannone non ha ancora provveduto a versare agli operai quanto dovuto. Il malumore, che già serpeggiava tra i 57 operatori ecologici da giorni anche a causa di altre vicende che stanno bloccando il pagamento della mensilità di gennaio, ha raggiunto alla luce di questi ultimi fatti livelli di guardia e adesso i lavoratori si sono detti pronti a scendere in campo attraverso forti prese di posizioni nei confronti di quelli che vengono considerati dagli stessi i responsabili di questa situazione. Tra le azioni di protesta che gli operai hanno annunciato vi è anche quella dell’occupazione pacifica dei locali dell’Ato AG3, siti all’interno del polo tecnologico dell’area industriale di Ravanusa, che potrebbe avvenire a partire proprio da oggi, in caso di mancato versamento degli stipendi. Una decisione, questa, che potrebbe produrre gravi ripercussioni anche sulla raccolta dei rifiuti in città che in questo caso non potrebbe essere assicurata dagli stessi operatori ecologici.

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