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"Akragas, ogni partita deve essere una finale"

Laneri: «In alcune circostanze abbiamo perso punti perché ci mancava ancora la vera personalità da squadra che si è vista nelle ultime due gare»

AGRIGENTO. «Adesso siamo davvero una squadra e in ogni partita ci comportiamo come se fosse una finale, con questo spirito l'obiettivo non sfuggirà». Il general manager Antonello Laneri si gode il momento d'oro dell'Akragas che in trasferta col Comprensorio Montalto, al di là del valore dell'avversaria penultima in classifica, ha mostrato di essere in grandissima condizione e di potere proseguire la strada che porta dritta alla Lega Pro. Dopo il quattro a zero contro la Leonfortese gli uomini di Feola si sono ripetuti conquistando un convincente 5-1 in Calabria che ha dato la sensazione di una squadra in salute e finalmente con la personalità che serve per vincere il campionato.

«In alcune circostanze - ammette Laneri - abbiamo perso punti perché ci mancava ancora la vera personalità da squadra che si è vista nelle ultime due gare. Se non scendi in campo con la determinazione e la voglia di giocare ogni partita come se fosse una finale non vinci i campionati. Noi - aggiunge il dirigente - abbiamo mostrato di averla anche contro squadre non di primissimo piano dove statisticamente si perdono a volte più punti". Rende e Agropoli rallentano, il Torrecuso recupera il match contro il Tiger Brolo fra sette giorni. L'Akragas intanto si gode la vetta con due punti di distacco (ma una partita giocata in più) proprio rispetto al Torrecuso. «Siamo padroni del nostro destino - aggiunge Antonello Laneri - e non vogliamo vedere cosa fanno gli avversari. Sappiamo che ci restano tredici partite e vogliamo vincerle tutte. Sappiamo di avere le risorse per farlo e se ci riusciamo la promozione in Lega Pro sarà matematica. Guardare gli altri serve a poco, vogliamo acquisire una mentalità ancora più ambiziosa. Pensiamo a vincerle tutte, il resto non conta. Sono i numeri che lo dicono, non io».

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