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Favara, un sistema di videosorveglianza per combattere l'inquinamento

FAVARA. Un impianto di videosorveglianza mobile è stato acquistato dal Comune per essere assegnato ai vigili urbani che lo utilizzeranno per colpire, in particolar modo, quei cittadini che continuano a disfarsi della busta dell'immondizia per strada o sui marciapiedi alimentando gli appetiti dei cani randagi. Da quando, a fine novembre scorso, è stata attivata la raccolta porta a porta, con giorni dedicati al ritiro dei materiali differenziati (plastica, vetro, carta, cartone e barattoli di alluminio), non si sa perché è un proliferare di discariche abusive, anche in pieno centro urbano.

Qualcuno ritiene che, essendo elevata l'evasione, una buona percentuale di favaresi non sia andata a ritirare la pattumiera antirandagismo distribuita gratis dal Comune dove conferire i rifiuti. Viale Berlinguer ogni giorno diventa una discarica a cielo aperto. «La gente deve capire - dice l'assessore all'ambiente Enzo Agrò - che abbiamo ritirato i cassonetti proprio per far decollare la raccolta differenziata che comporta un notevole abbattimento di costi, risparmi che saranno spalmati sui cittadini. Ma così facendo non potremo mai presentare un bel biglietto da visita della città». Proprio ieri il sindaco Manganella ha firmato l'ordinanza con cui demanda al Corpo di polizia municipale di attivare la videosorveglianza mobile. «In effetti - spiega il comandante della polizia municipale, Gaetano Raia - l'allarme sociale e igienico sanitario provocato dall'abbandono dei rifiuti sul territorio comunale, soprattutto nelle ore notturne, da parte dell'utenza che non rispetta l'ordinanza che ha rimodulato il servizio di igiene ambientale, comporta una netta e decisa presa di posizione nel quadro di una più generale attività di prevenzione a tutela della sicurezza urbana».

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