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Agrigento, rumeno rischia di morire: lo salva un finanziere

AGRIGENTO. Esempio di altruismo. Lo sono i militari della Guardia di finanza di Agrigento. E a dimostrarlo sono i fatti. Lo scorso 22 dicembre, l'appuntato Andrea Stamerra, libero dal servizio, ha eroicamente salvato un bambino di due anni e mezzo colto da crisi convulsive all'interno di una attività commerciale del viale Cannatello. Stamerra, in quell'occasione, indossò i panni dell'angelo custode. Nei giorni scorsi, in via Mazzini, lo stesso ha fatto un altro militare della Fiamme Gialle: il maresciallo aiutante Pietro Fabrizio in servizio al nucleo di polizia tributaria.
Un romeno di 34 anni, residente a Raffadali, - davanti ad un noto bar - all'improvviso è stato colto da malore. E' caduto per terra ed ha violentemente sbattuto al suolo la testa. L’urto ha provocato un trauma cranico con conseguente perdita dei sensi e versamento di liquido ematico. E' subentrata una crisi epilettica, sfociata in un blocco respiratorio. Il giovane, ormai cianotico, stava soffocando. Fra il panico della gente che assisteva attonita ed inerme a quanto stava accadendo, il maresciallo aiutante Pietro Fabrizio non ha esitato a prestare soccorso. La sua tempestività d'agire e il particolare autocontrollo hanno contribuito, certamente, ad evitare il peggio. Il giovane è stato, poi, trasferito all’ospedale "San Giovanni di Dio". Un altro esempio di altruismo, dunque, e non comuni doti umane che hanno fatto onore al maresciallo aiutante della Guardia di Finanza, Pietro Fabrizio, contribuendo - di fatto - ad accrescere il prestigio del corpo, il cui comandante provinciale - ad Agrigento - è il colonnello Massimo Sobrà.

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