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Sciacca, stagionali delle Terme "Andremo da Crocetta"

I lavoratori, intanto, sono decisi ad andare avanti nella loro battaglia e pretendono un confronto col presidente della Regione

SCIACCA. «Se il presidente Crocetta non ci convocherà entro qualche giorno saremo noi ad andare alla Presidenza della Regione, autoconvocandoci». È la decisione assunta ieri dagli stagionali delle terme che da cinque giorni occupano il Grand Hotel. «Adesso basta – dice Carmela Rapisarda, della Cisal – e visto che non arrivano le rassicurazioni necessarie per il futuro dei lavoratori e per il rilancio delle terme sposteremo la protesta a Palermo». I lavoratori, intanto, sono decisi ad andare avanti nell’occupazione del Grand Hotel. «Noi da qui non ci muoviamo – dice Paolo Marino, uno dei 40 stagionali – e non arretreremo di un centimetro fino a quando non avremo risposte». Il sindacato ha chiesto al commissario liquidatore delle terme di riaprire le piscine.

«C’è gente che viene qui ogni giorno chiedendo di poter accedere alle piscine – dice Alberto Sabella, della Cisal – e allora che senso ha tenerla chiusa. Si assuma un assistente bagnante a tempo determinato». Sulla vicenda terme è intervenuto il segretario provinciale della Cgil, Massimo Raso, che, partendo dal recente stanziamento di 800 mila euro (lo definisce “l’ennesimo cerotto”) da parte dell’Ars, fa un esame ad ampio raggio della situazione ponendo alcuni interrogativi: «La gestione delle Terme deve essere privatizzata, così come ha sancito una legge del 1999? Oppure abbiamo cambiato idea e pensiamo che vi siano margini per una gestione pubblica di queste risorse?» E poi Raso ricorda che «in Italia ben 13 Teme ex Ente Autonomo Gestione Aziende Terme sono state privatizzate. Basterebbe studiare il sistema della Toscana o dell’Emilia Romagna.

 

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