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Elezioni ad Agrigento, Alfano: «Siamo disponibili alle primarie»

«Per le alleanze decideremo entro febbraio. Il porto turistico, lavori nell’area del parco del Mediterraneo di Villaseta ed il rilancio il Polo universitario gli obiettivi della nuova giunta. Insieme al lavoro».

AGRIGENTO. Ad Agrigento un'area moderata di centro destra che sappia misurarsi con il partito democratico. È questa, in sintesi, la linea guida tracciata dal leader del Nuovo Centro Destra, l'agrigentino Angelino Alfano intervenuto ieri ad una partecipatissima convention del partito a San Leone, servita per organizzare le fila, lanciare ponti. Dalla città dei templi ripartire non solo per le prossime amministrative, ma anche per ricostruire un polo che sappia attirare al suo interno non solo schieramenti, ma soprattutto persone. Il candidato potrebbe essere Lillo Firetto, potrebbe. «Non faccio nomi, ha detto Alfano. Abbiamo stima e considerazione per numerose personalità in campo, e per l’on Firetto con il quale ci sarà anche modo di vederci e di parlare. Ma ancora non abbiamo assunto impegni. Prenderemo le nostre decisioni entro febbraio sperando di ricostituire il centrodestra, perchè questo è l’obiettivo: creare un’area di centrodestra anche nella città di Agrigento, se sarà possibile e se sarà necessario ricorrendo alle primarie. Noi saremo disponibili, ma questo lo vedremo nelle prossime settimane». Che tradotto dal politichese è un messaggio con dedica a tutti quelli che in questo momento stanno incontrando il Pd per dar vita a quella che viene definita la «Grande coalizione». Messaggio con dedica inviato in particolar modo al Patto per il Territorio, ”costola” di Forza Italia e di Riccardo Gallo.

Il Patto, si sa, già da tempo ha fissato le condizioni: primarie innanzitutto e la ”chiusura” a possibili alleanze con l’Mpa di Roberto Di Mauro. Ieri l’apertura di Alfano scioglie un nodo, ma non il secondo. Le prossime settimane saranno quelle decisive. Alfano, comunque, sembra avere già le idee chiare. «Decideremo entro febbraio - dice - senza farci prendere dall'angoscia», dice il ministro guardando il bagno di folla che lo attende dentro l'Hotel Dioscuri di San Leone, dove in prima fila, tra gli altri, siede anche il papà Angelo.

 

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