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Comune di Favara, assunzioni bloccate per un anno

Molti dipendenti in pensione. Ma secondo una delibera di giunta, però, per il 2015 non sono stati previsti reintegri

FAVARA. Se Stato e Regione continuano a tagliare sui trasferimenti agli enti locali che non nascondono di avere difficoltà a far quadrare i conti e, di conseguenza, anche i bilanci, paradossalmente nel 2015 per il Comune di Favara si prevedono degli utili. E ciò perché pagherà otto stipendi in meno per il fatto che altrettanti dipendenti sono andati in pensione nel corso dell'anno che è stato appena salutato. Hanno chiuso il loro rapporto di lavoro con il Comune Michela Pirrera, Vincenzo Chiarelli, Angelo Casà, Antonia Cimino, Maria Martorana, Michele Sorce, EttaMilioto e Francesco Pullara, questi ultimi due già capi di gabinetto dei sindaci Russello e Manganella.

Un esodo consistente che comporterà un risparmio di 271 mila e 252 euro per le casse comunali. In base alle norme sul pubblico impiego più recenti, all'amministrazione comunale viene concessala facoltà di procedere a nuove assunzioni ma nel rapporto del 60% rispetto al personale collocatosi in quiescenza (per una spesa di 162,751 euro). Secondo una delibera di giunta adottata il 31 dicembre scorso, però, per il 2015 non sono stati previsti reintegri. Ma, allora, che fine faranno gli utili? "Ovviamente non si perderanno - tiene a precisare l'assessore con delega al Personale, Gioacchino Zarbo - ma andranno a coprire una parte del disavanzo di amministrazione che si attesta intorno ai 3 milioni di euro". Un buco di notevoli proporzioni su cui la Corte dei Conti ha concentrato la sua attenzione chiedendo chiarimenti e, soprattutto, l'attivazione di manovre correttive per cercare di rientrare quanto prima dalla situazione di sofferenza.

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