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Terme a Sciacca, stagionali pronti all'occupazione

Hanno ricevuto gli stipendi arretrati ma non mollano: «Non è un carrozzone, Crocetta rilanci il sito»

SCIACCA. Hanno riscosso lo stipendio di novembre i 40 stagionali delle Terme di Sciacca, ma la loro protesta continua con l'assemblea permanente e, dal 7 gennaio, con l'occupazione del Grand Hotel. Approfittando della chiusura dell'albergo, per i lavori di manutenzione effettuati tutti gli anni in questo periodo, i lavoratori hanno deciso di alzare il livello della protesta, per sollecitare la Regione a rilanciare la stazione termale saccense. La settimana scorsa la commissione Bilancio dell'Ars ha approvato un emendamento che lascia aperta una speranza per una soluzione positiva della vicenda legata alle Terme. Sono stati destinati 800 mila euro per il pagamento dei debiti con Enel, Girgenti Acque e Inps. Si aspetta, però, la decisione dell'Aula e c'è chi, come il parlamentare regionale saccense Matteo Mangiacavallo, sostiene che «questa somma potrebbe non arrivare perché nel capitolo dal quale si è stabilito di prelevarla non ci sono fondi».

Alle Terme, dove i lavoratori continuano l'assemblea permanente, il voto in commissione è stato accolto con favore, ma senza enfasi. «Per noi - dice Salvatore Baio, uno dei 40 stagionali - non cambia nulla. Nel senso che l'emendamento consente di pagare debiti delle Terme e non riguarda il futuro dei lavoratori né le prospettive dell'albergo e degli stabilimenti».

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