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Il «Tre Sorgenti» non consegna le reti idriche al privato: è braccio di ferro ad Agrigento

L’assemblea aveva votato la consegna degli acquedotti a Girgenti Acque, ma alla formalizzazione della cessione l’ente concortile non si è presentato

AGRIGENTO. Braccio di ferro tra Girgenti acque e Tre Sorgenti sulla consegna delle reti da parte del consorzio acquedottistico di Canicattì all’Ato idrico. E’ andato ancora una volta a vuoto il tentativo da parte dell’Ato di entrare in possesso delle reti per cederle al gestore privato, Girgenti acque. E questo perché, nonostante la delibera assembleare, con la quale i sindaci appartenenti al Tre Sorgenti nei giorni scorsi avevano stabilito la consegna ed in presenza di un invito del commissario dell’Ato idrico e del Prefetto ad accelerare quanto più possibile le procedure, nessuno della dirigenza del Consorzio Tre Sorgenti si è presentato alla riunione convocata nel pomeriggio di lunedì.

«Tale circostanza – si legga in una nota di Girgenti acque - è stata segnalata dall’Ato idrico al dipartimento Acqua e Rifiuti dell’assessorato regionale all’Energia ed al Prefetto, Nicola Diomede».

Sotto accusa quindi il presidente del Tre Sorgenti, Gaetano Moscato, che non si è presentato all’appuntamento. Ma Moscato spiega che - a suo dire - non c’è fretta. «Non capisco questa frenesia – spiega il presidente del Tre Sorgenti – di venire in possesso delle nostre reti. Io rispetto la decisione dell’assemblea che mi impone di consegnare impianti e condutture all’Ato idrico (che è il mio solo ed unico interlocutore – precisa Moscato, visto che le reti vanno consegnate alla struttura d’ambito), ma è necessario del tempo prima di giungere a questa operazione, perché io devo avere la possibilità di censire le reti, predisporre, così come è stato concordato con l’assemblea dei soci del Tre Sorgenti, un verbale di ricognizione e solo dopo aver accertato tutte queste cose, recarmi all’Ato per sottoscrivere il passaggio». Moscato inoltre stigmatizza il comportamento dell’Ato che avrebbe inviato la convocazione all’incontro di lunedì soltanto il venerdì precedente, nel primo pomeriggio, quando gli uffici del Consorzio sono chiusi. «Non c’è stato nemmeno il tempo – dice il presidente – per organizzarmi».
Dall’altra parte, replica il dottor Giandomenico Ponzo, direttore di Girgenti acque, presente al vertice assieme all’ingegnere Dino Barone, direttore dell’Ato idrico Ag 9. «Che la riunione si sarebbe tenuta lunedì pomeriggio – spiega – era risaputo ed anche Moscato ne era a conoscenza, perché era stato stabilito in un precedente vertice a cui ha partecipato il Tre Sorgenti».
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