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Cantine Settesoli, verso la riconferma di Vito Varvaro

Scaduto il mandato del consiglio di amministrazione. Ieri mattina l’assemblea dei 2.000 soci per il rinnovo: «Aumentare la produzione a 30 milioni di bottiglie»

MENFI. Con l'assemblea dei 2000 soci di ieri è scaduto il mandato dei nove componenti il Consiglio di Amministrazione delle Cantine Settesoli, retto in quest'ultimo triennio, da un manager internazionale: Vito Varvaro, che si appresta ad essere riconfermato. Il Presidente Varvaro ha snocciolato i numeri del colosso vitivinicolo siciliano, che ha sede nella città di Menfi e presentato i prossimi traguardi da raggiungere. Soddisfazione è stata espressa anche dal Direttore Generale Salvatore Li Petri che ha sottolineato "l'importanza della massiccia partecipazione dei soci a testimonianza di quanto cantine Settesoli sia importante per lo sviluppo economico del territorio".

Un colosso le cantine Settesoli, che ha ammassato nella vendemmia 2014 ben 431.747 quintali di uve vinificate, su una superficie di oltre 53.300 ettari, con un valore totale della produzione di oltre 53milioni di euro. «Come sapete la Mission di chi gestisce la Cantina, è quella di incrementare il reddito dei soci agricoltori» ha esordito Vito Varvaro alle diverse centinaia di soci assiepati nel pallone Tenda, ricevendo, ad ogni dato illustrato, scroscianti applausi. Numeri da record. «Al reddito medio per ettaro conferito ai nostri soci, nel quadriennio 2006-2010 di 2.936 euro si è passati, nella vendemmia 2013, a 3.821 euro, distribuendo ai nostri viticoltori una ricchezza complessiva di 21 milioni di euro" ha spiegato Varvaro.

 

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