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Santa Elisabetta, proiettili davanti al Municipio

Cinque bossoli, avvolti in un fazzoletto, sono stati rinvenuti dai dipendenti dell’Ente. Altri due lasciati sullo zerbino all’ingresso della casa di un dirigente

SANTA ELISABETTA. Cinque proiettili davanti al Municipio e due sullo zerbino all’ingresso dell’abitazione del dirigente comunale. Intimidazione dal contenuto inequivocabile a Santa Elisabetta a poche ore da un’importante riunione che è servita a programmare l’organizzazione del personale e la stabilizzazione dei precari del Comune.  Ieri mattina, alcuni dipendenti, dopo essersi accorti della presenza di un fazzoletto di carta bianco con i proiettili, all’apparenza di fucile, hanno avvisato il sindaco Domenico Gueli che in pochi minuti è sceso a constatare di persona l’accaduto e ha avvisato i carabinieri.

Poco dopo la scoperta il nuovo allarme: davanti all’abitazione dell’architetto Raimondo Taibi, dirigente del Comune, c’erano altri due proiettili. Anche in questo caso sono stati avvisati i carabinieri del paese che hanno ascoltato il sindaco, il presidente del consiglio comunale Liborio Gaziano, il professionista intimidito e alcuni assessori. Gueli non sembra avere dubbi sul contesto che si sarebbe dietro il doppio messaggio intimidatorio.  «Da pochi mesi siamo al vertice dell’amministrazione – ha detto ieri il sindaco Domenico Gueli – e non ci aspettavamo un episodio del genere. Evidentemente abbiamo toccato dei nervi scoperti, abbiamo cercato di normalizzare l’assetto interno degli uffici e in particolare affrontare il tema della stabilizzazione dei precari».

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