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Immigrata partorisce su una nave militare: lei e il piccolo stanno bene

È venuto alla luce il piccolo Aloniab Nahom. La madre eritrea, di religione cattolica, è stata soccorsa dal personale militare

LAMPEDUSA. Una ragazza eritrea di 20 anni ha partorito, intorno alle 2 di ieri mattina, a bordo della nave rifornitrice Etna della Marina Militare, impegnata nelle operazioni navali di sorveglianza e sicurezza nello Stretto di Sicilia. E' venuto alla luce il piccolo Aloniab Nahom. La madre eritrea, di religione cattolica, è stata soccorsa dal personale della Marina militare e portata a bordo di nave Etna insieme ad altri 430 migranti. Il neonato pesa circa tre chilogrammi ed è stato battezzato dal cappellano di bordo.

"Madre e bimbo stanno bene e saranno sbarcati a Lampedusa con un elicottero della Marina Militare", fanno sapere dall'ufficio Comunicazione. La donna durante il parto è stata assistita dall'equipe medica presente a bordo, una ginecologa della Fondazione Rava e medico di bordo, geriatra del Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta. Nel post parto sono intervenuti gli infermieri della Marina Militare e le infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana. Un fiorire di assistenza e solidarietà verso questa giovane che viaggiava da sola alla ricerca di una vita migliore e del suo bambino. Con lei nessun familiare. La donna ed il bimbo stanno bene.

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